800 giornate in montagna con guide alpine e accompagnatori di media montagna
All’insegna del motto "Dalla crisi si esce – salendo" le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna dell’Alto Adige mettono a disposizione la loro professionalità a tutti coloro che hanno combattuto in prima linea il coronavirus. È nato così un pacchetto di quasi 800 giornate in montagna, che viene offerto gratuitamente al personale delle strutture sanitarie e delle case di cura.
Durante il lockdown anche le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna hanno dovuto sospendere la loro attività per due mesi e mezzo. “Rispetto a quanto il personale delle strutture sanitarie e delle case di cura ha dovuto sopportare, tuttavia, questo è solo un piccolo sacrificio”, spiega Kurt Walde, Presidente del Collegio provinciale delle guide alpine sciatori.
Già durante l’isolamento Walde ha avuto l’idea di regalare ai medici della sua Brunico un giorno in montagna. “Volevo dare loro un po’ della mia energia e la reazione è stata così entusiasta che ho suggerito ai miei colleghi di estendere l’iniziativa a tutto l’Alto Adige”, spiega il presidente. La risposta alla proposta del Collegio è stata impressionante. “Non posso che ringraziare tutte le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna che si sono subito impegnate a sostenere la nostra iniziativa”, dice Walde.
Così è stato messo a punto un programma di uscite di arrampicata, escursionismo e alpinismo all’insegna del motto “Dalla crisi si esce – salendo”, al quale il personale delle strutture sanitarie e delle case di cura in Alto Adige può accedere gratuitamente. “La nostra offerta comprende quasi 800 giornate in montagna, il personale sanitario può scegliere le uscite che li interessano e partire a luglio e agosto con le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna partecipanti”, spiega il presidente delle guide alpine.
Con l’iniziativa “Dalla crisi si esce – salendo” il Collegio provinciale delle guide alpine sciatori persegue due obiettivi. “Da un lato è il nostro piccolo segno di gratitudine per il fatto che il personale sanitario e quello delle case di cura si è preso cura di tutti noi durante la pandemia”, dice Walde, “e dall’altro è un’opportunità per i partecipanti di ricaricare le batterie”.
Le giornate in montagna gratuite saranno messe a disposizione di tutti i dipendenti delle strutture sanitarie e delle case di cura, indipendentemente dalla loro mansione o dal loro posto nella gerarchia. La distribuzione avverrà attraverso l’Associazione delle residenze per anziani e l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. “In questo modo ci assicuriamo che siano presi in considerazione coloro che si sono assunti la maggior parte dell’onere negli ultimi mesi”, spiega il presidente del Collegio.
Una volta individuati i partecipanti le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna li contattano e coordinano con loro i tour e le date. “In ogni caso non vediamo l’ora di partire, perché siamo certi che sarà un’esperienza speciale per tutti noi dopo le settimane di lockdown”, dice Kurt Walde.